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Hosting per WordPress, qual è il migliore?

Il migliore hosting per WordPress? Bella domanda! Anche per la nostra Web Agency che tutti i giorni si occupa di realizzazione siti web a Cosenza!

In rete ho potuto leggere ed approfondire l’argomento sulla ricerca hosting wordpress da più punti di vista.

Molti colleghi, amici o professionisti affermati si sono già cimentati su questo tema, offrendo interessantissimi spunti di riflessione.

La maggior parte di loro, in verità, si è soffermato su un paio di aspetti per ogni azienda fornitrice di Hosting, spaziando dalla performance, argomento che probabilmente accomuna tutti, alla qualità e cortesia degli addetti alla risoluzione dei problemi e dei ticket, al costo e, non per ultimo, ai servizi offertitempi di attivazione.

In questi ultimi mesi, personalmente o per conto di terzi, ho potuto verificare grazie al mio lavoro un’esigenza diversa, spinto dalle richieste sempre più precise dei clienti.

Ammettiamo che io non sia un esperto di web, conosco un po’ wordpress e devo scegliere l’hosting migliore per caricare il mio nuovo sito, come posso fare? Probabilmente effettuerò una ricerca per un tutorial o verificherò quale provider mi potrebbe fornire la metodologia più efficace per installarlo sul suo spazio.

E quindi? Come faccio a scegliere se sono un neofita?

Forse, uno dei fattori (non l’unico, per carità!) è quello di vedere se i passi che mi vengono suggeriti dai vari hosting sono facili o meno per uno come me.

Da qui una piccola analisi di ciò che ho potuto trovare online.

I migliori hosting secondo la nostra Web Agency

Keliweb

Forniscono un tutorial molto semplice e veloce, abbastanza dettagliato, rimandando, in caso non si capisca qualcosa, ad una FAQ ben strutturata. Inoltre,  Keliweb infarcisce il tutto con screen comprensibili, che dovrebbero essere d’ausilio durante l’installazione. Nel tutorial si parla dalla versione 3.5.1. Ragionevolmente questo tutorial non dovrebbe essere troppo datato

Aruba

Anche Aruba è molto impattante. Spiega velocemente i passaggi da effettuare, con screen a corredo. Rispetto al precedente, mancano delle link alle FAQ. Di contro troveremo un link anche per la configurazione del db, come riscontrato anche in Keliweb. Gli screen sono in inglese e il tutorial sembra essere datato, considerata la versione che, anche se non scritta, sembra essere antecedente alla 3.0.

Già, ma io sono un neofita.. ora come ora non potrei accorgermene, se non dopo l’installazione

Register

Con la stesso tipo di ricerca, Register rimanda ad una pagina in cui mi invita a “stare senza pensieri” per Gomorriana memoria. La pagina prevede l’acquisto di un webtool, ma non fornisce alcuna indicazione su come installarlo. Sembra, quindi, che il provider preferisca più un’azione marketing a un tutorial.

Server Plan

Ancor più impattante del precedente, non fa pensare due volte e con un’azione di marketing mirato da subito comunica: “Rilassati! Pensiamo a tutto noi!”

Bhè, essendo un neofita non mi dispiace per nulla non avere pensieri. Anche in questo caso, quindi, azione diretta al posto di un tutorial.

OVH

Il provider cerca di mischiare le due cose, finendo, a mio avviso, con il non far comprendere molto all’utente. Sebbene sia chiaro come messaggio che con un click si può acquistare e configurare wordpress, non è chiara la procedura di installazione, una volta comprato il pacchetto adatto a me. Seguendo questa guida non si riesce a capire bene di che installazione si tratti.

Siteground

E’ molto chiaro già da subito! Divide il tutorial in passaggi, con vari screen, e, in caso non si capisca ancora, fornisce link per approfondire. Considerando che l'”utonto” medio potrebbe anche sbagliare con un testo ben fatto, approfondiscono anche con dei video. Come dire: “E che cavolo! Ora devi riuscirci!” L’unica criticità, se così può essere definita, è la lingua inglese.

Per me, profano della materia, sarebbe stato meglio in italiano, ma le due parole in inglese se voglio creare un sito dovrei anche impararle, o no?

La maggior parte di loro, in verità, si è soffermato su un paio di aspetti per ogni azienda fornitrice di Hosting, spaziando dalla performance, argomento che probabilmente accomuna tutti, alla qualità e cortesia degli addetti alla risoluzione dei problemi e dei ticket, al costo e, non per ultimi, ai servizi offerti e ai tempi di attivazione.

In rete ho trovato un post di Domenico Puzone su i miglior hosting wordpress, sotto molti aspetti mi trovo d’accordo con lui. Domenico parla anche di alcuni hosting che io non cito, perché non li ho testati personalmente, e proprio per questo ti invito ad approfondire direttamente sul suo blog.

Dopo quanto scritto, quale guida scegliereste? Soprattutto, quale hosting vi ha “catturato”?

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Giovanni Le Coche

Author

La mattina presto infila le scarpe da running, gli auricolari e corre per le strade di Cosenza, spinto dalla musica e dall’entusiasmo di un nuovo giorno. Porta la stessa carica in ufficio, tra un affaccio sulla città e più di uno sull’etere. All’inizio delle call, sbucano prima le sue cuffie e i suoi sorrisi rincuoranti, per lasciar poi spazio a un ciuffo brizzolato alquanto ribelle e a parole che uniscono, senza disperdere. Adora dare dei piccoli soprannomi affettuosi a tutte le persone del team, come se fosse un’estensione di un rapporto di stima che va oltre il lavoro. È caparbio, dolce, protettivo. Ama tutto della sua professione, ma più di ogni cosa adora risolvere problemi. Sarà perché è un ingegnere? Non l’abbiamo capito, ma una cosa è certa: quando se ne presenta uno, Giovanni non si scoraggia, anzi si galvanizza. “Perché mi sento l’adrenalina nelle vene”, dice, canticchiando Whataver it takes degli Image Dragons. Sapete come va a finire? Trova sempre la soluzione anche confrontandosi con il team. Per un infortunio ha dovuto lasciare il calcio e cedere la fascia di capitano, ma insieme a Pierfrancesco la indossa ogni giorno per portarci avanti e dare sempre il massimo. E se capita di prendere un goal, raduna tutti, palla a centro e si ricomincia. Magari prendendo fiato nel “terzo tempo” – lui lo applicherebbe anche al calcio – fumando un sigaro (sì, non è salutare, ma qualche difettuccio ce l’ha pure lui), tra un bicchiere di vino (meglio rum) e tanti amici.