Ziomm.

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SE(O)tte giorni di buio

Praticare SEO è già, di per sé, complesso. Fare consulenza seo, per un’agenzia SEO di Milano, lo è ancor di più.

Non potete immaginare, però, cosa voglia dire fare SEO in un città piccola come Cosenza! Aggiungiamo, inoltre, che gli strumenti che utilizziamo non sono poi così precisi e di facile interpretazione.

Ho scoperto l’acqua calda vero?

Certo Semrush, Ahrefs, Majestic SEO e tanti altri sono bene fatti e potenti, ma è sempre Google a darci il contributo più corretto.

Succede, però, che basta una settimana per far venire il panico ai clienti e, di conseguenza, anche tutti gli specialisti SEO.

Avrete senz’altro notato che, nell’ultima settimana, i dati di webmaster tool sono fermi. L’aggiornamento delle query e i suoi dati parziali sono bloccati a Sabato 7 febbraio. Cosa è successo?

Come puoi farmi questo, quoque tu?

In genere, i dati possono ritardare di un paio di giorni, ma sette sono veramente tanti!

Le community brulicano di domande, anche e soprattutto sul forum Google Webmaster. Ma tutto tace da parte dei diretti interessati! Non c’è nessuna risposta ufficiale e non sappiamo neanche se Big G se ne sia accorto!

Personalmente, non ho notato discrasie interessanti, ma necessitano di un’analisi più approfondita. In rete, oltre al wmt forum, potete dare uno sguardo anche al forum di Giorgio Taverniti, all’interno del quale è presente una discussione in merito a questa anomala situazione.

Anche voi siete in SEO Ansia?

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Giovanni Le Coche

Author

La mattina presto infila le scarpe da running, gli auricolari e corre per le strade di Cosenza, spinto dalla musica e dall’entusiasmo di un nuovo giorno. Porta la stessa carica in ufficio, tra un affaccio sulla città e più di uno sull’etere. All’inizio delle call, sbucano prima le sue cuffie e i suoi sorrisi rincuoranti, per lasciar poi spazio a un ciuffo brizzolato alquanto ribelle e a parole che uniscono, senza disperdere. Adora dare dei piccoli soprannomi affettuosi a tutte le persone del team, come se fosse un’estensione di un rapporto di stima che va oltre il lavoro. È caparbio, dolce, protettivo. Ama tutto della sua professione, ma più di ogni cosa adora risolvere problemi. Sarà perché è un ingegnere? Non l’abbiamo capito, ma una cosa è certa: quando se ne presenta uno, Giovanni non si scoraggia, anzi si galvanizza. “Perché mi sento l’adrenalina nelle vene”, dice, canticchiando Whataver it takes degli Image Dragons. Sapete come va a finire? Trova sempre la soluzione anche confrontandosi con il team. Per un infortunio ha dovuto lasciare il calcio e cedere la fascia di capitano, ma insieme a Pierfrancesco la indossa ogni giorno per portarci avanti e dare sempre il massimo. E se capita di prendere un goal, raduna tutti, palla a centro e si ricomincia. Magari prendendo fiato nel “terzo tempo” – lui lo applicherebbe anche al calcio – fumando un sigaro (sì, non è salutare, ma qualche difettuccio ce l’ha pure lui), tra un bicchiere di vino (meglio rum) e tanti amici.