Qualche giorno fa ho letto un articolo di Barry Schwartz, su Seoroundtable, che riassumeva un intervento di Paul Haahr all’evento SMX West.
Il software engineer di Google affermava che la posizione 8 e la posizione 9 nei risultati dei motori di ricerca sono meno cliccate rispetto alla decima posizione della SERP.
Queste considerazioni, ovviamente, sono rimbalzate sui social e nei vari gruppi tematici. In molti hanno detto di conoscere bene la situazione per esperienza personale o semplicemente logica (?) e che dall’ultima posizione della prima pagina dei risultati del motore di ricerca è possibile trarre beneficio.
Io, invece, questa situazione non l’avevo mai valutata. Non sono uno psicologo o un neuromarketer in grado di capire cosa scatta nel cervello umano per fare una determinata scelta, ma semplicemente lavoro in una SEO Agency e da addetto ai lavori mi interesso ai tecnicismi del mestiere.
Per mia natura, in ogni attività, e particolarmente in quelle relative all’ottimizzazione SEO voglio sperimentare e fare come San Tommaso (se non Testo, non credo!).
Un test sull’ottimizzazione SEO
Ho avviato quindi un test su alcune keywords che, alla data attuale, si trovano in seconda pagina (posizione 12) e prima pagina (posizione 7). Proverò, attraverso opportune tecniche di ottimizzazione SEO Onsite e Offsite, a farle arrivare a ridosso della seconda pagina (posizione 10 o altra, a seconda della SERP). Nel mentre, però, mi è sorto più di un dubbio.
DISCLAIMER: Non dubito su quanto c’è scritto nell’articolo o su quanto affermano alcuni miei stimati colleghi, ma voglio cercare di capire meglio di cosa effettivamente stiamo parlando!
Il dubbio nasce in base a quanto scritto nell’articolo: se ho posizionato una keyword nell’ultima posizione della prima pagina della SERP, allora la pagina web restituita dalla SERP per quella data chiave dovrebbe avere un maggior numero di click rispetto alle due precedenti posizioni.
Ora, appurato che non è il solo click al website che mi permette di scalare la SERP e che ci sono molteplici fattori che intervengono, mi sono chiesto: se clicco sulla pagina in ultima posizione e vado via, il Bounce Rate aumenta, il Time of Session diminuisce, quindi rischio, fra l’altro, di retrocedere in seconda pagina perché penalizzato da questi due fattori. Se invece continuo a navigare nel sito web, dunque abbatto la frequenza di rimbalzo e aumento la durata della sessione, “rischio” di salire, quantomeno, di una posizione.
A quel punto il “gioco” sarà inverso per la pagina/e che prima mi precedevano.
Benefit del posizionamento in ultima posizione della prima pagina
Nell’articolo, fra l’altro, non si misura il quantum di questo benefit. Riferendoci sempre al ROI (ma anche alla Brand awareness) qual è stato il reale guadagno che ho ottenuto? Per quanto tempo, ammesso che sia vero, ho sfruttato questa situazione?
Se i miei dubbi fossero solo delle sciocchezze, sarebbe interessante capire quali tecniche e strategie SEO adottare per posizionarsi ultimi nella prima pagina delle SERP, senza spostarsi di un centimetro.
Non mi resta quindi che dedicarmi al mio test e capire, anzitutto, se possa portarmi dei benefici e se, successivamente, me ne possa portare meno salendo in nelle posizioni in prima pagina.
Prima, però, ho disturbato due colleghi che stimo molto (e che ringrazio per il tempo dedicatomi), per conoscere il loro parere in merito: Dario Ciracì, SEO di Webinfermento e Marco Bove, SEO di Imevolution.
Il parere di Dario Ciracì e Marco Bove
“Il problema è a mio avviso che la dichiarazione dell’ingegnere di Google è finita su Seroundtable, che sappiamo essere il blog da cui notizie e spesso bufale SEO vengono veicolate. L’affermazione di Paul Haahr non chiarisce tutta una serie di cose come:
- Il dato è generico o in riferimento a determinate SERP?
- Riferito a tutte le query o a specifiche (es. singola parola, long tail, ecc.)?
- Di che % parliamo? Perché comunque un buon 50% di totale dei click finisce nella prima parte della prima SERP.
A ogni modo la motivazione può giustamente risiedere nel fatto che sempre meno utenti abbiamo voglia di andare in seconda pagina, soprattutto ora che le SERP diventano sempre più “query-rispondenti” (pensiamo al box rich answer) e che l’utente trova spesso quello che trova nella top 5 dei risultati. Di conseguenza immagino che l’utente che scorre alla fine della pagina preferisca, a livello visuale, cliccare sull’ultimo risultato anziché sul tasto 2 del listing delle SERP semplicemente perché per lui la scelta deve ricadere tra i risultati proposti in quella pagina e non ha idea del fatto che ci sia un algoritmo di ranking (parliamo dell’utente medio) dietro l’ordinamento dei risultati. Quindi può darsi preferisca cliccare sull’ultimo risultato a lui visibile anziché sul settimo od ottavo.
In ogni caso non mi ci fisserei più di tanto perché gran parte dei click finiscono sulla top 5 dei risultati organici (al netto degli sponsorizzati) e li ci si può benissimo arrivare con la long tail anche in settori competitivi, ed è quello che poi realmente importa ai SEO Specialist e alle agenzie SEO.”
“In tutta sincerità, non ho fatto proprio attenzione alla notizia, come per molte altre che trattano il nostro settore, che spesso sono sensazionalistiche ma con poca sostanza. Comunque già in azienda da alcuni anni abbiamo riscontrato maggior CTR sulla decima posizione rispetto alle 2 precedenti, soprattutto da mobile, secondo me dovuto al fatto che è più facile scrollare e puntare l’attenzione sull’ultimo risultato, piuttosto che sui 2 precedenti, ma qui sono curioso di vedere i risultati del tuo test.
Teniamo presente anche che nel corso degli anni delle ricerche esterne (vedi Chitika) non riscontrano invece dati simili. A chi dare ragione quindi?
Riguardo ai tuoi dubbi, che condivido in pieno, dubito che qualcuno possa avere come obiettivo la 10 posizione, (fermo restando che, come ben sappiamo, non esistono più le posizioni fisse, ma ognuno vede la SERP a modo suo), che io reputo da sempre solo una posizione di transito verso posizionamenti migliori, con CTR decisamente più altri.”
E voi? Cosa ne pensate?
Comments:
Roberto Varriale
Credo che confrontare clic ricevuti in posizione 8,9 e 10 sia la classica guerra tra poveri. Insomma, quelle posizioni , dati alla mano, producono su molti siti che gestisco il 5% circa di CTR rispetto alle altre posizioni e spesso sono sfanculate da post google plus e news…inutile perderci il sonno x me
Giovanni Le Coche
Ciao Roby! Non direi tra poveri ma, sicuramente, producono meno click rispetto alle prime posizioni, ovviamente. Non volevo perderci il sonno, ma solo capire se questa cosa sia sensata o meno. Sarà un test, al solito a darmi la risposta ma, per ora, non credo a questa cosa. E’ una prova fra le tante, non è la prova “regina”. 🙂
Roberto Varriale
Caro, non intendevo offenderti col fatto del sonno 😀
In effetti ho risposto così perché è talmente bassa la possibilità di gestire siti facendoli perdere o aumentare di una posizione ( cioè stiamo parlando che dalla nove fai operazioni x passare alla dieci) che il gioco probabilmente non vale la candela. Rischiando tra l altro di scivolare nella maledetta posizione 11… Tutto qua, ottimo spunto x test e creare case study l articolo. CIA’ guaglioooo’
Giovanni Le Coche
Ma quale offesa, Robby! Ti pare che mi offendo con te? 😀
E’ proprio questo che voglio verificare. Non sono d’accordo che sia un beneficio né nel breve e né nel lungo periodo, causa alternanza. Verifico! Ti abbraccio robby! 🙂